Se sei in cerca di un'avventura inaspettata nel cuore della Carnia, la Forra della Cjanevate a Cavazzo Carnico è il luogo che fa per te. Questo affascinante canyon, insieme alla suggestiva Buse dai Pagans, offre un'esperienza che ti lascerà senza fiato. Ecco il racconto della mia escursione, con consigli pratici e dettagli per vivere al meglio questa meraviglia naturale.
Come arrivare alla Forra della Cjanevate e dove parcheggiare?
Partendo da Udine, dirigiti verso nord. Se preferisci l'autostrada, prendi l'A23 e esci al casello Carnia, proseguendo poi verso Tolmezzo. In alternativa, puoi optare per la strada statale fino a Gemona, svoltando a sinistra all'incrocio del ristorante "La Perla" e seguendo le indicazioni fino a Cavazzo Carnico. Una volta giunti a Cavazzo, continua sulla strada regionale 512 fino al Campo Sportivo, dove troverai un ampio parcheggio.
Dal parcheggio, segui le indicazioni verso il torrente Faèit. Questo è il punto d'inizio del sentiero verso la forra. L'escursione, benché breve e con poco dislivello, richiede attenzione, soprattutto durante l'attraversamento del torrente. La zona è nota per essere scivolosa, quindi cammina con cautela.
La Buse dai Pagans
Lungo il sentiero, noterai una falesia imponente, frequentata dagli amanti dell'arrampicata. Proseguendo, raggiungerai la Buse dai Pagans, una grotta misteriosa che evoca leggende e storie antiche. Il termine "pagans" era usato dai primi cristiani in modo dispregiativo per indicare coloro che non facevano parte della loro comunità e praticavano culti precristiani. Le leggende sulle grotte sono numerose e la Grotte dei Pagani non fa eccezione. Questa grotta, larga 18 metri, alta 10 e profonda 20, è un luogo davvero suggestivo dove la natura si mescola con la storia.
La storia del bunker e del sistema di difesa
All'interno della grotta si trova infatti un accesso a una fortificazione militare risalente alla Seconda guerra mondiale. Questi bunker erano componenti cruciali del Vallo Alpino del Littorio, una linea difensiva fortificata progettata per proteggere i confini italiani. Durante la tua esplorazione, potrai osservare le strutture in cemento armato e immaginare come doveva essere la vita dei soldati che vi prestavano servizio.
Esplorare la Forra della Cjanevate
La vera avventura inizia quando entri nella Forra del Rio Cjanevate. Il percorso non è segnato e dovrai superare dei massi umidi e scivolosi. Ma la fatica sarà ripagata dalla vista mozzafiato delle pareti della forra, alte fino a cinquanta metri, coperte di muschio e illuminate da un sottile filo di luce che penetra dall'alto. Le due pareti della forra sono attraversate a 15 m di altezza da un ponte in cemento, facente anch'esso parte del sistema di difesa del Vallo Littorio. Questo luogo, con il suo silenzio e la sua bellezza primordiale, ti farà sentire in connessione profonda con la natura.
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Consigli per visitare la Forra della Cjanevate
- Abbigliamento e attrezzatura: Indossa scarpe da trekking con buona aderenza e abbigliamento adatto a un ambiente umido.
- Sicurezza: La forra può essere pericolosa per i bambini piccoli a causa dei massi scivolosi.
- Attenzione alle condizioni meteo: In caso di forti piogge, l'attraversamento del torrente Faèit può diventare impraticabile. Pianifica la tua visita in una giornata di bel tempo.
Escursione a Cavazzo Carnico
Se desideri trascorrere una mezza giornata immerso nella natura, ti propongo un itinerario che unisce la visita alla Forra della Cjanevate con altri luoghi incantevoli della zona di Cavazzo Carnico e Cesclans. Lungo circa 9 km e con poco dislivello, questo percorso non solo ti farà scoprire il suggestivo canyon, ma anche affascinanti geositi. Il trekking ti impegnerà circa 4 ore.
Lascia l'auto al campo sportivo di Cavazzo Carnico e inizia l'escursione seguendo le indicazioni per la Palestra di Roccia. Dopo un breve tratto su strada asfaltata, il percorso si addentra nel bosco e diventa sterrato. Al primo bivio, prendi il sentiero a destra verso la Palude Vuarbis, una zona umida di grande interesse naturalistico, ideale per osservare flora e fauna locali.
Ritornato al percorso principale, continua verso sud-est risalendo il versante fino a raggiungere le fortificazioni del Vallo Littorio. Da qui, una pista forestale conduce alla piana di Falnor, un'area prativa che offre panorami mozzafiato sulle montagne circostanti.
Proseguendo verso Cesclans, visita la Pieve di Santo Stefano, da dove si apre una vista panoramica sulla valle del Lago di Cavazzo e sull'antico alveo del Tagliamento. Questa valle racconta una storia geologica affascinante, con tracce di attività tettoniche e glaciali che hanno modellato il paesaggio nel corso dei millenni.
Tornando verso Cavazzo Carnico, segui le indicazioni per la Forra della Cjanevate e goditi la visita a questa bellissima scultura della natura!
Qui sotto trovi la mappa e il tracciato GPX del percorso.
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