Storia dell'Oasi dei Quadris

L'Oasi dei Quadris di Fagagna (conosciuta anche come Oasi delle Cicogne) rappresenta un angolo di natura incontaminata e biodiversità nel cuore del Friuli. Estesa su circa 7 ettari, deve il suo nome, Quadris, alle caratteristiche pozze d'acqua a forma quadrangolare, risalenti alle escavazioni di argilla iniziate nel 1700. Queste pozze sono testimoni di un passato ricco e complesso, nonché il cuore pulsante dell'oasi, fornendo un habitat essenziale per una variegata avifauna.



L'origine geologica dell'Oasi dei Quadris è affascinante, legata all'azione morfogenetica del ghiacciaio del Tagliamento. Quest'ultimo ha modellato il paesaggio, lasciando fosse e avvallamenti che si sono trasformati in stagni. Circa una trentina di questi stagni, circondati da fitta vegetazione e ricavati dall'escavazione della torba, compongono oggi l'aspetto attuale dell'oasi.

L'Oasi dei Quadris è nata alla fine degli anni '80, con un progetto focalizzato sulla reintroduzione della Cicogna Bianca in Italia, un tempo estinta come specie nidificante. Questo progetto ha segnato l'inizio di un percorso di conservazione e tutela della biodiversità, che ha visto l'oasi diventare un riferimento in materia di reintroduzione di specie e conservazione ambientale.

Cicogne Bianche nidificanti all'Oasi dei Quadris Cicogne Bianche in volo sopra l'Oasi delle Cicogne di Fagagna
Ma l'oasi non è solo un rifugio per la fauna, bensì anche un centro di educazione ambientale, offrendo ai visitatori l'opportunità di vedere da vicino gli animali e di imparare di più sulle tante specie qui presenti. I visitatori possono esplorare sentieri, postazioni per il birdwatching e partecipare a attività educative, imparando l'importanza della conservazione della biodiversità. L'oasi è gestita da volontari gentili e competenti che, oltre a fornire informazioni dettagliate su ogni specie presente, organizzano visite guidate e incontri divulgativi con esperti del settore.

Gli animali dell'Oasi dei Quadris

L'Oasi dei Quadris ospita una sorprendente varietà di fauna. Questo ricco ecosistema è il risultato di decenni di dedizione e di progetti di conservazione mirati.

Cicogne Bianche: Questi maestosi uccelli, simbolo dell'Oasi, sono al centro di un importante progetto di reintroduzione e ora oltre 60 cicogne bianche volano libere nell'Oasi e nelle aree circostanti. Il progetto mira a creare una colonia stanziale che favorisca il ripristino di un flusso migratorio naturale. Interessante è il metodo usato: le giovani cicogne vengono tenute in voliera per tre anni, perdendo così l’istinto migratorio, per poi essere rilasciate. I loro piccoli, nati in libertà, sono liberi di migrare, ma spesso tornano da adulti per la nidificazione, contribuendo al ciclo migratorio.

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Ibis Eremita: Il simpatico e socievole Ibis Eremita è un altro ambasciatore di spicco dell'Oasi dei Quadris. Con una colonia di 75 ibis eremita liberi, unica a livello nazionale, e altri 75 in voliera, questi uccelli rappresentano un successo significativo nel progetto di reintroduzione di specie ormai quasi estinte in Europa. Gli ibis vengono allevati e curati fin dalla nascita, con l'aiuto di studenti universitari specializzati. Una volta in grado di volare e mangiare autonomamente, gli ibis vengono trasferiti in una voliera speciale, dove possono muoversi liberamente e integrarsi nella colonia.

Cavalli Konjik: Questi rari cavalli, discendenti dei tarpan preistorici, sono stati reintrodotti in Italia per preservare i pascoli alpini e la biodiversità. Dopo alcune difficoltà iniziali, 6 esemplari vivono ora in un recinto appositamente attrezzato nell'Oasi dei Quadris e rappresentano l'unico gruppo in Italia.

Ibis Eremita in posa all'Oasi dei Quadris di Fagagna Cavalli Konjik al pascolo all'Oasi dei Quadris
Altri Abitanti:La varietà di specie di uccelli è ulteriormente arricchita da aironi, nibbi, gallinelle d'acqua, martin pescatori, pendolini, oltre a una ricca varietà di anatidi come cigni, anatre e oche. Oltre agli uccelli, l'oasi ospita una varietà di animali selvatici come volpi, faine, donnole e diverse specie di rapaci, che trovano rifugio in questo habitat protetto, e vari pesci di fiume e di lago nell'acquario dell'oasi, tra cui pesce gatto, tinca e trota.

Consigli per la visita all'Oasi dei Quadris

L'Oasi dei Quadris è una destinazione ideale per le famiglie e gli amanti della natura. Per organizzare al meglio la vostra visita, ecco alcuni consigli utili:

Orari di Apertura: L'Oasi dei Quadris è aperta da marzo a novembre, domeniche e festivi dalle 10:00 alle 18:30.

Costo del Biglietto: €4 intero per adulti, €3 per adulti over 65 e ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Durata Consigliata: Una visita di circa un'ora è ideale per godersi l'oasi, ma sentitevi liberi di trascorrere più tempo se desiderate immergervi appieno nell'ambiente.

Silenzio e Rispetto: Si raccomanda di visitare l'oasi in silenzio o parlando a bassa voce per non disturbare gli animali.

Accessibilità: L'oasi è accessibile alle famiglie, con sentieri adatti ai passeggini e ben segnalati, rendendo la visita confortevole per tutti.

Periodi Migliori: La primavera è particolarmente ideale per la visita, poiché gli animali sono più attivi e la natura è in pieno risveglio. Non perdete la liberazione delle cicogne, a marzo, momento particolarmente emozionante e educativo.

Picnic: Approfittate delle aree attrezzate per un picnic, un'ottima occasione per rilassarsi e godersi l'ambiente.

Come arrivare all'Oasi dei Quadris?

Arrivati a Fagagna, dirigetevi verso la piazza principale del paese. Una volta raggiunta, prendete a sinistra in Via Umberto I. Proseguite per qualche centinaio di metri e, al successivo incrocio, girate a destra su Via Caporiacco. Continuate per circa un chilometro. Mentre vi avvicinate, tenete gli occhi aperti per i distintivi nidi di cicogna, situati sui pali della luce e sui tetti delle case circostanti. Questi segni vi indicheranno che state per raggiungere la vostra destinazione: l'Oasi dei Quadris si troverà sulla vostra sinistra.

È consigliabile utilizzare Google Maps per pianificare il percorso più adeguato.

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