Scopri la Diga del Vajont: questo articolo ti guiderà attraverso la storia, la tragedia e la rinascita di una delle dighe più famose al mondo, offrendoti consigli utili per la tua visita.

Perchè visitare la Diga del Vajont?

La Diga del Vajont non è solo una straordinaria opera ingegneristica, ma anche un luogo intriso di storia, profonda e significativa. Visitare la Diga del Vajont offre l'opportunità unica di immergersi in un capitolo toccante e significativo della storia italiana.



È un'esperienza che va oltre la semplice visita turistica: è un viaggio attraverso le lezioni del passato, la maestosità dell'ingegneria e la potenza della natura. Per gli appassionati di storia, ingegneria, natura o semplicemente per chi cerca un'esperienza di viaggio ricca di emozioni e insegnamenti, la Diga del Vajont è una destinazione imprescindibile. Qui, tra le imponenti Dolomiti Friulane, si ha la possibilità di riflettere sull'importanza del rispetto verso l'ambiente e di apprezzare la resilienza e la forza della comunità.

Qual è la storia della Diga del Vajont?

La storia della Diga del Vajont è tanto affascinante quanto tragica, un esempio di ingegneria ambiziosa e delle sue conseguenze impreviste. La valle del Vajont venne scelta nel 1929 come sito idoneo per un bacino idroelettrico dalla Società Adriatica di Elettricità (SADE). Il progetto, inizialmente proposto nel 1940, prevedeva una diga alta circa 200 metri con una capacità di circa 50 milioni di metri cubi d'acqua. Tuttavia, il progetto venne presto ampliato nel cosiddetto "Grande Vajont", con una diga che divenne la più alta al mondo, raggiungendo un'altezza finale di 262 metri, con un bacino di 170 milioni di metri cubi.

Vista panoramica della Diga del Vajont immersa nelle Dolomiti La frana imponente del Monte Toc nella Diga del Vajont
La costruzione della diga iniziò nel 1957 e si concluse nel 1960. Questo imponente manufatto a doppio arco fu progettato per raccogliere e convogliare le acque dei fiumi Piave, Maè e Boite, per produrre energia elettrica e fornirla al Triveneto. Durante la sua costruzione, furono necessari complessi interventi di consolidamento e impermeabilizzazione della roccia.

Tuttavia, già durante la fase di collaudo emersero preoccupanti segni di instabilità lungo le sponde del lago, soprattutto sul lato sinistro. La fase di collaudo, iniziata nel 1960, comprendeva il progressivo riempimento del serbatoio, che avrebbe testato la capacità della diga di trattenere grandi volumi d'acqua. Nel novembre del 1960, una frana significativa si staccò e finì nel lago, precipitando oltre 750.000 metri cubi di detriti, un chiaro segno dei rischi di instabilità della zona.



Il 9 ottobre 1963, una catastrofica frana di oltre 270 milioni di metri cubi di roccia dal Monte Toc precipitò nel bacino del Vajont. La frana generò un'onda gigantesca che superò i 250 metri di altezza, devastando i paesi circostanti, inclusi Erto e Casso, e causando la morte di quasi 2.000 persone, la maggior parte delle quali a Longarone. Questo evento tragico è stato uno dei più gravi disastri legati a una diga nella storia e ha portato a profonde riflessioni sull'ingegneria e sulla gestione dei rischi ambientali.

La tragedia del Vajont è stata oggetto di ampie indagini e studi, che hanno dimostrato che la catastrofe era prevedibile, portando alla condanna di alcuni dirigenti e consulenti della SADE e funzionari del Ministero dei lavori pubblici. La Diga del Vajont oggi rimane un monumento alla memoria di questo tragico evento, un promemoria della necessità di equilibrio e rispetto tra le ambizioni umane e la forza della natura.

Cosa fare e vedere alla Diga del Vajont?

Oggi, la Diga del Vajont si erge come un potente monumento storico e un sito di grande interesse turistico, testimoniando sia la grandezza ingegneristica che la tragedia umana. La diga, nonostante non sia più in funzione, attira ogni anno migliaia di visitatori, divenendo un luogo di riflessione e apprendimento.

Una delle attività principali è la visita guidata al coronamento della diga, che permette di camminare sul culmine della struttura e osservare da vicino la maestosa parete di cemento e le strutture di controllo rimanenti. Questa visita è essenziale per comprendere pienamente la storia e l'ingegneria della diga.

Monumento commemorativo alla Diga del Vajont, sito di riflessione storica Cartello di denuncia della Tragedia del Vajont del 1963
Esplorare i paesi di Erto e Casso, vicini alla diga, offre uno sguardo unico sulla cultura e la storia locale. A Erto, si possono ammirare le vie di pietra chiara del centro storico e le scritte sui muri che testimoniano la connivenza tra SADE, ENEL e il governo. Casso, invece, è un piccolo borgo che sembra essersi fermato nel tempo, offrendo un'atmosfera tranquilla e storica.

Il Museo di Erto, o Centro visite di Erto e Casso, è un altro luogo da non perdere. Qui, i visitatori possono vedere mostre fotografiche che raccontano la storia della diga e del disastro, nonché una sezione dettagliata sulla vicenda, quasi minuto per minuto.

Per gli amanti dell'avventura, la Ferrata della Memoria offre un percorso emozionante che attraversa gallerie di servizio della costruzione della diga e tratti verticali con viste spettacolari sulla diga e sulla gola circostante.

Infine, la zona intorno alla Diga del Vajont si presta a numerose escursioni, come quelle ai Libri di San Daniele e Monte Borgà, o i percorsi nel Parco delle Dolomiti Friulane, che offrono panorami mozzafiato e una prospettiva unica sulla frana del Monte Toc e sulla diga vista dall'alto.

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Come prenotare la visita guidata alla Diga del Vajont e costa il biglietto?

La visita guidata sul coronamento della Diga del Vajont sono un modo straordinario per avvicinarsi a questo simbolo di storia e resilienza. La durata di ogni visita è di circa 50 minuti, permettendo ai partecipanti di immergersi nella narrazione storica del sito, arricchita da un'atmosfera che stimola riflessione e rispetto.

Le visite guidate, che possono accogliere gruppi fino a 40 persone, partono dal Piazzale della Chiesetta Commemorativa, situato adiacente alla Diga del Vajont. Durante il percorso, i visitatori sono guidati da esperti che raccontano non solo i dettagli tecnici della diga, ma anche le storie umane che ne hanno segnato la storia. Il costo di queste visite è di 7,00 euro a persona per gli adulti, mentre l'ingresso è gratuito per i bambini sotto i 6 anni.

Percorso storico lungo la Diga del Vajont con vista sul lago artificiale Tour guidato sul coronamento della Diga del Vajont, esperienza turistica unica
Per garantire la sicurezza e il comfort di tutti, si raccomanda di seguire attentamente le indicazioni degli operatori e di prestare attenzione al percorso, che può presentare sfide, soprattutto per chi soffre di vertigini. È importante procedere con cautela, soprattutto durante la salita e la discesa delle scale.

Per coloro che desiderano un'esperienza più approfondita, sono disponibili escursioni più lunghe sui luoghi della memoria, che includono i percorsi simbolo del disastro e i paesi di Erto e Casso, ricchi di storie e ricordi.

È necessario prenotare le visite guidate in anticipo attraverso il portale VivaTicket, disponibile al seguente link: Prenotazioni Online per le Visite alla Diga del Vajont. Per ulteriori dettagli e per conoscere gli orari aggiornati delle visite, si consiglia di consultare il sito ufficiale.

Una visita alla Diga del Vajont non è solo un tour, ma un'esperienza emotiva e formativa, un omaggio a quelle 2.000 persone che hanno perso la vita in quella tragica notte del 1963.

Come arrivare alla Diga del Vajont e dove parcheggiare?

Arrivare alla Diga del Vajont è relativamente semplice grazie alla sua posizione accessibile. Ci sono due principali itinerari stradali per raggiungere la diga:

- Dall’autostrada A27: Uscire a Cadore-Dolomiti, proseguire sulla SS51 fino a Longarone, e poi seguire la SR 251 in direzione di Erto e Casso e della Diga del Vajont.
- Dall’autostrada A28: Uscire a Cimpello e continuare per Spilimbergo-Sequals-Maniago. Da Maniago, prendere la SR251 verso Barcis, Cimolais, Erto e Casso, fino alla Diga del Vajont.

Per quanto riguarda il parcheggio, il punto di partenza delle visite si trova vicino a un parcheggio situato a breve distanza dalla diga. I visitatori possono lasciare l'auto in questo parcheggio al costo di 2€ all'ora o 10€ per l'intera giornata.

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