Perché visitare Cividale del Friuli?

Cividale del Friuli è una destinazione unica in Friuli-Venezia Giulia, dove storia antica, arte medievale e paesaggi suggestivi si fondono in un piccolo borgo a misura di visitatore. Inserita tra i siti Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2011 (parte del sito seriale “I Longobardi in Italia”), Cividale custodisce tesori straordinari dell’epoca longobarda, primo fra tutti il celebre Tempietto Longobardo. Fondata in epoca romana con il nome Forum Iulii, fu poi capitale del primo ducato longobardo d’Italia, lasciandoci in eredità monumenti unici dell’Alto Medioevo. Tra vicoli acciottolati e piazzette, si incontrano chiese antiche, palazzi storici e musei che raccontano duemila anni di storia.



Il panorama sul fiume Natisone dal maestoso Ponte del Diavolo toglie il fiato: attraversare questo ponte leggendario è un must per ogni visitatore. Cividale offre un’atmosfera rilassata e fuori dal tempo, ideale sia per famiglie (i bambini rimarranno affascinati da misteriosi ipogei sotterranei e statue di guerrieri longobardi) sia per viaggiatori in cerca di arte e autenticità. Inoltre, la città è famosa per le sue tradizioni (come la Messa dello Spadone all’Epifania) e per la vivace scena culturale estiva, con festival di respiro internazionale. Visitarla significa fare un viaggio indietro nel tempo tra romani, longobardi e patriarchi medievali, senza rinunciare ai piaceri enogastronomici friulani (imperdibili la gubana e i vini locali). In poche parole, Cividale del Friuli è una meta che sa sorprendere e conquistare con la sua storia e il suo fascino.
Veduta aerea di Cividale del Friuli: borgo storico sul fiume Natisone e colline circostanti Facciata del Duomo di Santa Maria Assunta a Cividale del Friuli, statua e orologio in torre campanaria

Storia di Cividale del Friuli

Fondata dai Romani nel I secolo a.C. con il nome di Forum Iulii (in onore di Giulio Cesare), Cividale sorse in posizione strategica lungo il fiume Natisone. Divenne un centro di scambi commerciale e militare nella regione, tanto da dare il nome all’intero Friuli. La svolta avvenne nel 568 d.C., quando i Longobardi invasero l’Italia: il re Alboino stabilì proprio a Forum Iulii la capitale del primo Ducato longobardo della penisola. Ribattezzata Civitas Austriae (da cui deriva l’odierno “Cividale”), la città divenne il fulcro del potere longobardo nel Nord-Est: vi governarono i duchi longobardi di Friuli, tra cui il celebre Gisulfo e il Duca Rachis, favorendo un eccezionale sviluppo artistico e culturale. Risale a questo periodo la costruzione di edifici straordinari come l’Oratorio di Santa Maria in Valle (oggi noto come Tempietto Longobardo), testimonianza raffinata dell’arte altomedievale.

Dopo la caduta del regno longobardo (774, ad opera di Carlo Magno), Cividale rimase un centro importante sotto i Franchi e successivamente fu sede di Patriarchi di Aquileia: nel basso medioevo infatti il Patriarca trasferì spesso qui la propria corte, rendendo Cividale capitale della Patria del Friuli. Nel 1402 vi venne istituita anche un’importante zecca. La città medievale era cinta da possenti mura (due cerchie difensive, di cui restano tratti visibili) e punteggiata di chiese e monasteri. Tuttavia, nel 1420 il dominio della Repubblica di Venezia pose fine all’indipendenza patriarcale: Cividale passò sotto Venezia, perdendo gradualmente il primato politico a favore di Udine. Nei secoli successivi rimase un centro di provincia, il che ha contribuito a preservarne intatto l’impianto urbano storico.

Oggi Cividale del Friuli racconta con il suo patrimonio le tappe di questa ricca storia: dal ponte romano (scomparso, rimpiazzato poi dal Ponte del Diavolo nel ‘400) ai palazzi veneziani, soprattutto i tesori longobardi e paleocristiani che le sono valsi il riconoscimento UNESCO. La città viene spesso chiamata “città ducale” proprio in onore del suo glorioso passato come sede ducale longobarda. Passeggiare per Cividale significa attraversare duemila anni di storia in pochi passi, circondati da leggende (celebre quella del diavolo costruttore del ponte) e memorie di popoli antichi.

Cosa fare e vedere a Cividale del Friuli?

Cividale del Friuli offre un itinerario denso di arte e cultura, con monumenti unici al mondo. Il centro storico, raccolto e visitabile a piedi, consente di passare agevolmente da un sito all’altro. Molte attrazioni sono all’aperto e gratuite, mentre per i principali musei e monumenti sono previsti biglietti d’ingresso (spesso combinati in un unico pass). Di seguito elenchiamo i luoghi da non perdere, con descrizioni dettagliate, informazioni pratiche (orari, prezzi) e consigli utili per la visita.

Duomo di Santa Maria Assunta e Museo Cristiano

Il Duomo di Cividale domina con la sua facciata maestosa Piazza Duomo, rappresentando il cuore religioso della città. Dedicata a Santa Maria Assunta, la cattedrale attuale risale principalmente al XV secolo (costruita tra il 1457 e il 1529 in stile gotico-rinascimentale, su precedenti edifici più antichi). La facciata in pietra chiara, sobria ed elegante, è impreziosita da un grande rosone centrale e dal portale gotico sormontato da statue quattrocentesche. Entrando, l’interno a tre navate colpisce per le ampie volte e le decorazioni barocche aggiunte nei secoli successivi. Di particolare pregio è l’altare maggiore ottocentesco e alcune pale d’altare dipinte da artisti friulani. Ma il vero tesoro legato al Duomo si trova nel vicino Museo Cristiano e Tesoro del Duomo: un piccolo museo situato nell’edificio delle Canoniche (a fianco della cattedrale), che custodisce reperti eccezionali dell’arte alto-medievale. Qui si possono ammirare due capolavori assoluti: l’Ara di Ratchis e il Pulpito di Callisto.

L’Ara di Ratchis è un altare in pietra datato circa all’VIII secolo, commissionato dal duca longobardo (poi re) Ratchis: presenta raffinati bassorilievi scolpiti su tre lati, con scene cristiane stilizzate e motivi floreali, testimonianza straordinaria della scultura longobarda. Accanto si trova il Pulpito del patriarca Callisto (VIII secolo), decorato con pannelli marmorei intarsiati e figure di animali simbolici, che un tempo adornava la basilica patriarcale. Nel museo sono esposti anche reliquiari, codici miniati, argenterie e paramenti sacri dal Medioevo al Rinascimento, provenienti dal tesoro del Duomo. Il contesto raccolto permette di osservare da vicino questi oggetti unici, con pannelli esplicativi bilingui.

La visita al Duomo (a ingresso libero) e al Museo Cristiano è fondamentale per comprendere l’importanza spirituale di Cividale nei secoli. Da non perdere inoltre, se si visita la città il 6 gennaio, la Solenne Messa dello Spadone: durante la messa dell’Epifania nel Duomo viene esposta una spada simbolica attribuita al patriarca Marquardo (XIV secolo), seguita da una rievocazione storica in costumi d’epoca nelle piazze cittadine (un evento sentito che attira molti fedeli e curiosi).

Orari Duomo: aperto tutti i giorni circa 8:00–18:00 (ingresso libero; chiuso durante le funzioni liturgiche principali).

Orari Museo Cristiano: aperto da mercoledì a domenica, ore 10:00–13:00 e 15:00–17:00 (in estate la fascia pomeridiana estesa fino 18:00-19:00). Chiuso lunedì e martedì.

Biglietti Museo Cristiano: €3 intero; ridotto €2; gratuito < 10 anni. *Consigliato:* biglietto integrato UNESCO (Tempietto Longobardo + Museo Cristiano + Museo Archeologico Nazionale) a €9 intero, valido in 2 giorni.

Consigli: Vestirsi in modo adeguato per l’ingresso in Duomo (spalle coperte). Per il museo, informarsi sugli orari aggiornati presso l’Infopoint, specie fuori stagione. Fotografare l’Ara di Ratchis senza flash è consentito. Non perdere la vista della piazza e del vicino Palazzo Comunale storico uscendo dal Duomo.

Tempietto Longobardo (Oratorio di Santa Maria in Valle)

Considerato il gioiello di Cividale, il Tempietto Longobardo è uno dei monumenti più importanti al mondo dell’arte altomedievale. Si tratta di un piccolo oratorio eretto all’interno del Monastero di Santa Maria in Valle, affacciato sul fiume Natisone, e rappresenta la massima eredità architettonica dei Longobardi in città. L’accesso avviene da Piazza San Biagio, attraverso un suggestivo passaggio coperto e un breve ponte sul fiume che porta al complesso monastico. Edificato nella seconda metà dell’VIII secolo, l’oratorio presenta all’interno una ricchissima decorazione: lungo la parete alta del presbiterio corre un fregio con sei splendide statue di sante in stucco a grandezza quasi naturale, mirabilmente conservate, che colpiscono per l’eleganza dei volti e delle vesti. Attorno, i capitelli e gli archi sono ornati da motivi floreali e animali scolpiti nell’intonaco, come tralci di vite e grifoni, tipici dell’arte longobarda influenzata da modelli bizantini.

Sulle volte e sulle pareti si intravedono anche affreschi altomedievali, in parte frammentari ma affascinanti, raffiguranti figure di santi e motivi geometrici. La combinazione di stucchi e affreschi, in uno spazio così raccolto, crea un’atmosfera unica e mistica: è emozionante pensare che questo oratorio fu forse la cappella privata delle monache benedettine di Cividale, oppure cappella palatina dei duchi. Le ricerche indicano infatti che il Tempietto facesse parte del complesso della Gastaldaga longobarda (la sede del gastaldo, rappresentante locale del re), poi divenuto monastero femminile in epoca successiva. Dal coro dell’oratorio si affaccia una finestrella che permetteva alle monache di assistere alle funzioni senza essere viste.

L’area circostante include il Monastero di Santa Maria in Valle con un grazioso chiostro; durante la visita si possono osservare resti di antiche mura romane e altomedievali inglobate nell’edificio e un’immersive room multimediale che aiuta a contestualizzare la storia del luogo. Per la sua importanza e bellezza, il Tempietto Longobardo è inserito nel patrimonio UNESCO “Longobardi in Italia”: di fatto è il simbolo dell’eredità longobarda in Friuli. All’interno vige un’atmosfera raccolta e viene mantenuta luce soffusa per conservare gli affreschi: i visitatori rimangono in silenzio ad ammirare i dettagli di questo piccolo scrigno d’arte vecchio di 1300 anni.

Orari: da aprile a settembre lun–ven 10:00–13:00 e 15:00–18:00; sabato, domenica e festivi 10:00–18:00 continuato. Da ottobre a marzo lun–ven 10:00–13:00 e 14:00–17:00; sab/dom 10:00–17:00. Chiuso 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre.

Biglietti: ingresso Tempietto €4 (ridotto €3 over 65, gruppi; €2 studenti 12–25); gratuito < 12 anni. Biglietto combinato Tempietto + Museo Cristiano €6; biglietto integrato 3 siti (Tempietto + Museo Cristiano + Museo Archeologico) €9.

Consigli: Ultimo ingresso circa 15 minuti prima dell’orario di chiusura, calcolare almeno 30 minuti per apprezzare i dettagli. All’interno è vietato fare foto con flash. Nelle giornate di punta potrebbero crearsi brevi attese per entrare data la capacità limitata della sala. Da vedere anche il bel panorama sul Natisone dalla passerella di accesso al monastero.

Interno del Tempietto Longobardo di Cividale: stalli lignei e archi antichi Dettaglio delle sei statue in stucco del Tempietto Longobardo a Cividale

Museo Archeologico Nazionale di Cividale

Il Museo Archeologico Nazionale si trova in pieno centro, affacciato su Piazza Duomo, all’interno dello storico Palazzo dei Provveditori Veneti (progettato nel XVI secolo forse dal Palladio). È il museo principale di Cividale e raccoglie reperti dall’epoca pre-romana fino al Medioevo, con particolare enfasi sul periodo longobardo. Il percorso museale, rinnovato di recente, si articola su più piani. Al piano terra si viene introdotti alla storia della città: vi sono esposti mosaici romani, iscrizioni latine e reperti dal Foro di Cividale, oltre a plastici ricostruttivi della Cividale romana e longobarda. Sempre al piano terra, un’area vetrata permette di vedere gli scavi archeologici sotto al palazzo, con resti di pavimentazioni romane e medievali in situ. Salendo al primo piano, ci si immerge nel periodo longobardo: qui spicca la ricchissima collezione di corredi funerari longobardi rinvenuti nelle necropoli friulane. Si possono ammirare gioielli in oro e pietre dure, fibule decorate, armi come spade e scramasax, utensili e vasellame vitreo del VI-VIII secolo, che testimoniano i costumi e la raffinatezza di questa élite guerriera. Tra i pezzi più importanti figurano la croce di Gisulfo (croce d’oro con gemme attribuita a un duca di fine VII secolo) e il tesoro di Santa Maria di Sclaunicco, ricco di monili aurei.

Altre sale espongono reperti dell’età paleocristiana e altomedievale: frammenti architettonici di antiche chiese, iscrizioni cristiane, capitelli e lapidi. Di rilievo la Lastra tombale di Piltrude (VIII secolo) con iscrizione longobarda. La sezione numismatica, inoltre, presenta monete romane e medievali trovate a Cividale. Il secondo piano è dedicato soprattutto alla fase patriarcale e veneziana, con dipinti, sculture lignee e codici miniati provenienti dal capitolo del Duomo. Una visita al museo risulta coinvolgente anche per i più piccoli grazie alla presenza di pannelli didattici, schermi interattivi e a volte laboratori per bambini organizzati dallo staff. Prima di uscire, merita una sosta il bel Lapidario nel cortile e giardino sul retro, dove sono collocati sarcofagi romani e medievali, e da cui si può godere di una piacevole vista del complesso del Duomo.

Orari: aperto da martedì a domenica ore 10:00–19:00 (ultimo ingresso 18:00). Chiuso il lunedì. Aperto anche i festivi (tranne 25 dic, 1 gen, 1 mag).

Biglietti: intero €6; ridotto €2 (cittadini UE 18–25); gratuito < 18 anni e categorie convenzionate (docenti, disabili ecc). Inclusi audioguide scaricabili via app.

Consigli: Dedicate almeno 1 ora e mezza alla visita. All’ingresso chiedete la piccola guida gratuita in italiano/inglese. Il museo è climatizzato (ottimo per una visita nelle ore più calde) e dotato di ascensore e rampe per disabili. Ottimo il bookshop, con libri su longobardi e gadget per bambini a tema archeologico.

Sala espositiva del Museo Archeologico Nazionale di Cividale con reperti paleocristiani e altomedievali Interno dell’Ipogeo Celtico di Cividale del Friuli: grotte sotterranee e scale scavate nella roccia

Ipogeo Celtico

Tra le esperienze più affascinanti e misteriose a Cividale c’è la visita all’Ipogeo Celtico, un complesso di ambienti sotterranei scavati nella roccia arenaria sotto le case del centro storico. L’ipogeo, la cui origine resta in parte avvolta nel mistero, è composto da varie grotte artificiali comunicanti su diversi livelli, con nicchie e sedili scavati nelle pareti. Il nome “celtico” suggerisce un collegamento con le popolazioni preromane della zona, ma non ci sono certezze: alcune teorie ipotizzano che fosse un luogo di sepoltura o di culto celtico (antecedente all’epoca romana), altre invece che fu utilizzato in età longobarda come prigione o rifugio segreto (viene anche chiamato “prigione dei Longobardi”). Il fascino dell’ipogeo sta proprio in queste atmosfere: scendendo i gradini e inoltrandosi nei corridoi bui, si notano incisioni enigmatiche sulle pareti e vaschette scavate nel pavimento, quasi a formare un piccolo labirinto sotterraneo.

La temperatura è fresca e l’illuminazione soffusa, il che rende la visita quasi un’avventura. L’accesso al pubblico avviene generalmente con visite accompagnate in orari prestabiliti (spesso nei weekend e festivi, con partenza dall’Infopoint di Palazzo de Nordis): una guida speleologica conduce i gruppi illustrando le varie ipotesi sulla funzione dell’ipogeo e facendo notare dettagli altrimenti difficili da scorgere. Una visita tipica dura circa 20 minuti, ma resta memorabile, soprattutto per i bambini e per chi ama i luoghi fuori dall’ordinario.

Orari: l’accesso è possibile solo con visite guidate organizzate dal Comune. In estate di solito ogni sabato e domenica (e festivi) con partenze a cadenza oraria tra le 10:00 e le 16:00. In altri periodi visite straordinarie su prenotazione tramite Infopoint (tel. 0432 710460).

Biglietto: contributo €3 a persona (visita guidata); gratuito under 10. Biglietti presso Infopoint (Palazzo de Nordis) prima della visita.

Consigli: Indossate scarpe comode e una felpa: sottoterra fa fresco tutto l’anno e il terreno può essere umido. Sconsigliato a chi soffre di claustrofobia (gli ambienti sono stretti e bassi). I bambini sono incuriositi dalle storie che la guida racconta su sacrifici celtici e prigionieri longobardi: un’esperienza che accenderà la loro fantasia!

Ponte del Diavolo e altre attrazioni in centro

Oltre ai siti principali descritti, Cividale offre altre piccole gemme. Passeggiando per il borgo, non mancate una sosta sul Ponte del Diavolo, simbolo cittadino: l’attuale ponte in pietra a due arcate, costruito nel 1442, sovrasta il fiume Natisone offrendo una vista mozzafiato sulle acque verdi nelle gole sottostanti. La leggenda narra che fu il diavolo in persona a costruirlo in una notte, in cambio dell’anima del primo che lo avrebbe attraversato – i cividalesi però lo ingannarono facendo passare un animale, e al diavolo rimase solo la beffa! Dal ponte si scattano foto panoramiche stupende del centro storico e delle case affacciate sul fiume.

In una viuzza poco distante dal ponte (stretta Tombetta Cerchiari 2) si trova la Casa Medioevale, ritenuta la casa privata più antica di Cividale (XIV secolo): una piccola costruzione in sasso e legno, con porticato e ballatoio, nota anche come “casa dell’orefice”. È visitabile internamente in alcuni periodi (solitamente fine settimana estivi) mostrando ambientazioni d’epoca e una bottega orafa ricostruita. Spostandosi in Piazza Paolo Diacono, cuore del passeggio cittadino, troverete il Palazzo Comunale con le caratteristiche loggette e la statua di Giulio Cesare, e poco oltre, il Palazzo de Nordis (adiacente al Duomo), sede dell’Infopoint e di mostre d’arte (ospita la collezione De Martiis di dipinti moderni). Vale una visita anche la Chiesa di San Francesco (in Piazza San Francesco), elegante edificio trecentesco spesso utilizzato per esposizioni e concerti, con un chiostro annesso.

Infine, per chi ha tempo, a circa 8 km dal centro si trova lo scenografico Santuario di Castelmonte, arroccato sul monte omonimo: è uno dei santuari mariani più antichi d’Italia, meta di pellegrinaggio, e offre uno splendido panorama sulle vallate (raggiungibile in auto in 15 minuti circa da Cividale).
Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli sul fiume Natisone con arcate in pietra Centro storico medievale di Cividale del Friuli: vicolo in pietra tra edifici storici

Eventi a Cividale del Friuli

Cividale, pur essendo una cittadina, ospita ogni anno eventi di spicco che richiamano visitatori da tutto il Friuli e oltre. Queste manifestazioni valorizzano la ricca storia locale e animano le strade con colori, musica e sapori. Ecco gli appuntamenti più importanti e caratteristici:

  • Mittelfest – È il festival internazionale di musica, teatro e danza che da oltre 30 anni anima Cividale in estate. Si svolge solitamente a fine luglio (10 giorni circa) e trasforma la città in un palcoscenico a cielo aperto: compagnie da tutta Europa (in particolare dall’area mitteleuropea e balcanica) portano spettacoli innovativi nei teatri all’aperto allestiti in Piazza Duomo, nel Chiostro di San Francesco e in altri luoghi suggestivi. La programmazione è multidisciplinare: concerti di musica classica e world, pièce teatrali contemporanee, performance di danza e circo moderno. Il festival richiama artisti di fama internazionale e offre anche eventi collaterali gratuiti come incontri con gli autori, mostre e degustazioni enogastronomiche. L’atmosfera serale di Cividale durante Mittelfest è magica: le piazze brulicano di pubblico italiano e straniero, con spettacoli sotto le stelle fino a tarda sera. (Consiglio: acquistare i biglietti in anticipo dato che molti eventi vanno sold-out; per alcuni spettacoli l’ingresso è libero, informatevi sul programma ufficiale. Portate con voi una leggera giacca per la sera, sedendo all’aperto.)


  • Palio di San Donato – A fine agosto (di solito l’ultimo weekend di agosto) Cividale fa un tuffo nel Medioevo con il suo Palio dedicato al patrono San Donato. Per tre giorni il centro storico si popola di figuranti in costume medievale: dame, cavalieri, arcieri, artigiani e musici fanno rivivere l’atmosfera del Trecento. Si svolgono avvincenti sfide tra i borghi cittadini (le varie contrade di Cividale) in giochi antichi: tiro con l’arco, corse con le botti, scacchi viventi e soprattutto la Corsa del Palio, una staffetta in costume per le vie. Piazza Duomo diventa un grande mercato medievale con bancarelle di arti e mestieri d’epoca, taverne all’aperto che propongono piatti storici e birre artigianali, e spettacoli di giullari, sputafuoco e sbandieratori che intrattengono il pubblico. La sera del sabato si tiene il suggestivo corteo storico notturno con torce e tamburi, mentre domenica pomeriggio c’è la cerimonia finale con l’assegnazione del Palio al borgo vincitore. (Consiglio: arrivare al mattino per godersi le gare sin dall’inizio e trovare parcheggio; portare i bambini a provare il tiro con l’arco negli stand dedicati. In serata, non perdere i fuochi e i musicisti medievali in piazza. L’ingresso al centro è libero, alcune attività richiedono un piccolo contributo.)


  • Rievocazione storica del Palio di San Donato a Cividale: figuranti medievali con armi e armature Sbandieratori e musici durante il corteo del Palio di San Donato nel centro di Cividale
  • Messa dello Spadone e rievocazione storica dell’Epifania – Ogni anno il 6 gennaio Cividale rinnova una tradizione secolare: nel Duomo si celebra la “Messa dello Spadone”, durante la quale il celebrante impugna un’antica spada simbolo dell’autorità patriarcale (una copia della spada appartenuta al Patriarca Marquardo di Randeck, XIV secolo). Al termine della funzione, la piazza antistante si anima con una rievocazione storica: un corteo in costume riporta in vita l’ingresso del Patriarca in città nel 1366. Cavalieri, dame, alabardieri e musici sfilano per le vie, accompagnando il “Patriarca” a cavallo in una cerimonia solenne. L’evento, molto sentito dai cittadini, fonde fede e storia e attira ogni anno centinaia di persone. (Consiglio: arrivare con largo anticipo in Duomo se si vuole assistere alla Messa – la chiesa si riempie velocemente. Dopo la celebrazione, seguire il corteo fino a Piazza Duomo per vedere la rievocazione; i bar della piazza spesso preparano vin brulé per scaldarsi durante lo spettacolo.)


  • Friuli DOC e altri eventi enogastronomici – In ambito enogastronomico, pur essendo Friuli DOC principalmente a Udine, anche Cividale partecipa al circuito di eventi dedicati ai prodotti tipici. In primavera e autunno non mancano fiere dei vini e sagre locali nelle frazioni: ad esempio degustazioni dei vini dei Colli Orientali, feste della gubana (dolce tipico) e giornate “Cantine Aperte” nelle aziende agricole attorno a Cividale. Nel periodo natalizio, poi, il centro si illumina con mercatini di Natale nelle domeniche di dicembre: chioschi di artigianato locale e dolciumi, cori di canti natalizi e animazioni per bambini arricchiscono l’atmosfera festiva del borgo.



Consigli: Per il calendario dettagliato di tutti gli eventi annuali a Cividale, consultare il sito ufficiale cividale.com o la sezione “Eventi” del portale turismofvg.it. Se programmate la visita in occasione di festival importanti come Mittelfest o il Palio, prenotate per tempo alloggio e ristoranti. Durante questi eventi il centro può essere pedonalizzato o con accesso limitato: informatevi su eventuali navette o parcheggi extra predisposti dall’organizzazione.



Come arrivare e dove parcheggiare a Cividale del Friuli?

  • Arrivare in auto: Cividale si trova circa 17 km a est di Udine. Dall’autostrada A23 (provenienza Tarvisio-Udine) l’uscita consigliata è Udine Nord, poi si segue la tangenziale e la SS54 fino a destinazione (20-25 min dal casello). Da ovest (Venezia-Pordenone) si può uscire dall’A4 a Palmanova e proseguire verso Udine e poi Cividale. Giungendo da Gorizia, si può utilizzare la SR356 passando per Cormons–Prepotto (strada panoramica tra i vigneti). La città è ben segnalata con cartelli turistici marroni “Cividale Longobarda – UNESCO”. Attenzione: il centro storico di Cividale ha zone a traffico limitato (ZTL) attive nei weekend e in alcune fasce orarie, quindi conviene parcheggiare subito fuori dal centro.


  • Arrivare in treno: Cividale è collegata a Udine da una linea ferroviaria locale (Ferrovie Udine-Cividale). I treni partono dalla stazione centrale di Udine ogni ora circa e impiegano ~25-30 minuti; il costo del biglietto è economico (circa €3). La stazione di Cividale si trova a nord del centro, a 10 minuti a piedi da Piazza Duomo. Nota: in caso di lavori sulla linea, è previsto un servizio autobus sostitutivo. Dalle altre città (es. Trieste, Venezia) bisogna prima raggiungere Udine in treno e da lì prendere la coincidenza locale per Cividale (alcuni biglietti intercity includono già la tratta per Cividale).


  • Arrivare in autobus: Un servizio di autobus extraurbani collega Cividale con Udine (linea SAF, tempo di percorrenza ~40 min). Inoltre, nei mesi estivi vi sono talvolta navette turistiche da località vicine (ad es. da Palmanova o da località delle Valli del Natisone, in occasione di eventi). Gli autobus fermano in centro o presso la stazione.


  • Arrivare in aereo: lo scalo più vicino è il Trieste Airport (Ronchi dei Legionari) a circa 35 km: dall’aeroporto si può noleggiare un’auto (45 min via Gorizia) o prendere un treno fino a Udine e poi per Cividale. In alternativa l’aeroporto di Venezia Marco Polo dista ~130 km (circa 1h30 in auto).


  • Muoversi sul posto: Il centro di Cividale è compatto e si visita comodamente a piedi. Tutte le attrazioni principali (Duomo, Tempietto, Museo, Ponte del Diavolo) sono racchiuse in un raggio di poche centinaia di metri. Per esplorare i dintorni collinari, può essere utile l’auto o la bicicletta: la zona è ciclabile e sono presenti noleggi bici/ebike in città (anche l’Infopoint fornisce mappe di percorsi cicloturistici verso i Colli Orientali del Friuli o lungo il Natisone). Nota: non esiste un servizio di trasporto pubblico urbano interno, ma il borgo non ne fa sentire la necessità vista la breve distanza tra i punti di interesse.


  • Parcheggi gratuiti: il punto di riferimento è il Parcheggio dell’ex stazione ferroviaria (tra viale Libertà e via Perusini, nord del fiume) con centinaia di posti liberi; da lì il centro si raggiunge in 5-8 minuti a piedi attraversando il ponte pedonale sul Natisone. Altra area gratuita è in Via Mons. Liva (piazzale Frisacco), a est del centro, e lungo viale Trieste/Via Udine (strade di accesso). Durante eventi importanti, vengono segnalati parcheggi aggiuntivi fuori porta.


  • Parcheggi a pagamento: lungo il perimetro del centro storico vi sono diverse zone a strisce blu. I più comodi sono in Piazza Resistenza (accesso da sud, nei pressi dell’ospedale, ~300 m dal Duomo) e in Via Leicht/Piazza Diaz (vicino al Ponte del Diavolo). Tariffe indicativamente €1 all’ora (8:00-19:00 feriali, gratis la sera e festivi, ma controllare la segnaletica). Esiste anche un piccolo autosilo coperto “Parcheggio Belvedere” presso piazzetta Chiarottini (sud del centro) a pagamento orario. Per i bus turistici: area dedicata presso la stazione bus in via Perusini. Per i camper: area sosta camper in via delle Mura (Borgo Brossana), gratuita ma con posti limitati (4 stalli, max 72h) senza allacci; alternativa il camping di Premariacco a pochi km.


Consigli: Il centro storico ha strade strette e molti sensi unici, seguite le indicazioni per i parcheggi evitando di addentrarvi in auto. Una volta parcheggiato, munitevi di una mappa della città (disponibile gratuitamente all’Infopoint in Piazza Duomo o scaricabile via QR code dai pannelli turistici) per orientarsi tra le vie medievali. Tutti i principali siti sono ben segnalati a piedi da cartelli pedonali marroni.



Dove mangiare a Cividale del Friuli?

Nonostante le dimensioni contenute, Cividale vanta un’offerta gastronomica di tutto rispetto. La cucina locale è quella friulana di terra, con influenze slave delle vicine Valli del Natisone: troverete piatti rustici e saporiti come il frico (tortino di formaggio e patate), gli gnocchi alle erbe, salumi come il prosciutto di Cormòns, oltre ai dolci tipici come la gubana (rotolo ripieno di frutta secca e grappa) e gli strucchi. Non mancano però ristoranti di pesce e pizzerie, per accontentare tutti i palati. Ecco alcuni tra i ristoranti più menzionati e apprezzati dove mangiare a Cividale:

  • Al Monastero – Locale storico situato in pieno centro (via Ristori, a pochi passi dal Duomo), offre un ambiente caratteristico con travi a vista e pareti in pietra. La cucina propone piatti tipici friulani e nazionali con un tocco raffinato: ottimi i cjalsons (ravioli alle erbe), il frico croccante e carni alla griglia. Dispone anche di un giardinetto estivo. Buona selezione di vini regionali. Popolare sia tra i turisti che tra i locali, per cui conviene prenotare nei weekend. Servizio cordiale e porzioni abbondanti. Consiglio: provate la tagliata di manzo al Refosco e chiudete con un assaggio di gubana fatta in casa con bicchierino di slivovitz (grappa di prugne).


  • Antico Leon d’Oro – Ristorante e trattoria con cucina friulana casalinga, situato nel Borgo di Ponte (via Borgo di Ponte 24), poco oltre il Ponte del Diavolo. Ambiente rustico e accogliente, dotato di cortile esterno per la bella stagione. Il menu spazia da primi di stagione (gnocchi fatti in casa, risotti) a grigliate di carne e gustose costicine al forno. Famoso per il suo frico con polenta morbida e per la selvaggina (capriolo in salmì, quando disponibile). Adatto a famiglie e gruppi. Consiglio: ideale per un pranzo dopo aver visitato il ponte: sedete nei tavoli all’aperto lungo la via e godetevi l’atmosfera del borgo medievale.


  • Osteria Trattoria alla Speranza – In Piazza Foro Giulio Cesare 15, è un’osteria di lunga tradizione ma con tocco raffinato, conosciuta soprattutto per i piatti di pesce (insolito per Cividale). L’ambiente è elegante, con soffitti a volta e apparecchiatura curata – adatto per una cena romantica o occasioni speciali. Il menu offre sia carne che pesce: da provare i tagliolini al San Daniele, il filetto al refosco e tra i piatti di mare il baccalà alla vicentina o il fritto misto. Disponibile anche un menu degustazione. Carta dei vini ricca con etichette locali e nazionali. Consiglio: lasciatevi guidare dal titolare nella scelta del vino: hanno ottimi vini bianchi friulani che si abbinano perfettamente anche ai piatti di carne locale.


  • Agriturismo Alturis Wine & Beer – Per un’esperienza fuori dal centro, sulle colline a pochi km da Cividale (Strada Braide, località Altùris), questo agriturismo unisce buona cucina e panorama. La location è immersa nei vigneti, con vista sui filari: all’interno un’ampia sala rustica, all’esterno un portico per l’estate. La cucina offre piatti stagionali a km0 rivisitati con creatività dallo chef: ottime le paste fatte in casa ai funghi, i secondi di selvaggina o anatra, e dessert casalinghi. Come suggerisce il nome, l’agriturismo produce sia vino che birra artigianale: si possono degustare entrambe. Ideale per famiglie (c’è spazio per i bimbi all’aperto) e per gruppi di amici amanti della natura.
    Consiglio: arrivate prima del tramonto per godervi una visita alle cantine e un aperitivo con vista sulle colline, sorseggiando la loro birra ambrata o un calice di Friulano doc.


Consigli: Nel fine settimana è sempre meglio prenotare in anticipo, soprattutto nei locali più rinomati come Al Monastero o Alla Speranza. Non andate via da Cividale senza aver assaggiato la gubana: la trovate nei ristoranti come dessert oppure in versione da asporto nelle pasticcerie del centro (ad es. Pasticceria Ducale). Per un pranzo veloce o un aperitivo tipico, fermatevi in un’osteria a bere un tajut (bicchiere di vino) accompagnato da un tagliere di formaggi e salumi friulani.



Dove dormire a Cividale del Friuli?

Pur non essendo molto grande, Cividale offre diverse opzioni di alloggio, adatte a varie tipologie di viaggiatori. Potete scegliere di dormire nel cuore del centro storico (godendo dell’atmosfera serale tranquilla del borgo), oppure in agriturismi appena fuori città, immersi nel verde dei colli orientali, ideali per famiglie o per chi cerca relax. Considerata l’affluenza in estate e durante gli eventi come Mittelfest e il Palio, è consigliabile prenotare con anticipo. Ecco alcune strutture consigliate e apprezzate:

  • Locanda al Castello Wellness Resort – Elegantissimo hotel 4 stelle situato sulle alture alle spalle del centro (via del Castello 12, ~1,5 km dal Duomo). Offre camere e suite moderne con vista panoramica sulla città e sulle colline, un centro benessere con spa, sauna e piscina coperta, e ristorante gourmet interno. La cornice è quella di un’antica residenza nobiliare ristrutturata, circondata dal verde: pace e silenzio sono garantiti. Ideale per coppie in cerca di una fuga romantica o per chi desidera tutti i comfort (parcheggio gratuito, colazione ricca, servizio navetta per il centro su richiesta). Caratteristiche: spa con jacuzzi panoramica, giardino, accetta animali su richiesta. Consigliato a chi vuole coccolarsi dopo le visite culturali. (Nelle giornate limpide dalla terrazza si vedono persino le Alpi Giulie in lontananza!)


  • Hotel Locanda al Pomo d’Oro – Piccolo hotel 3 stelle a conduzione familiare, in Piazza San Giovanni, all’interno delle antiche mura del centro storico (200 m dal Duomo). Ospitato in un edificio d’epoca, dispone di camere arredate in stile classico, alcune con travi a vista. L’atmosfera è calorosa e informale, i proprietari sono molto disponibili nel fornire consigli turistici. Inclusa la prima colazione con torte fatte in casa, e c’è un bar interno per un caffè o un bicchiere di vino serale. La posizione è eccellente per girare a piedi: dalla locanda si raggiungono in pochi minuti tutti i punti di interesse e i ristoranti. Caratteristiche: WiFi gratuito, aria condizionata, possibilità di garage per bici/moto. Consigliato a chi cerca comodità e autenticità, sentendosi “di casa” nel borgo.


  • Agriturismo Ai Casali – Splendido agriturismo a soli 3 km dal centro (Strada di Guspergo 19), immerso nella campagna friulana tra dolci colline. Offre camere accoglienti e appartamentini in stile rustico-chic, con travi in legno e vista sui vigneti circostanti. Il fiore all’occhiello è la grande piscina all’aperto con solarium, perfetta per rilassarsi d’estate dopo le visite. Inoltre la struttura dispone di un campo da tennis, ampio giardino e area giochi per bambini. Colazione genuina con prodotti fatti in casa (marmellate, dolci). Possibilità di noleggiare biciclette gratuitamente per esplorare i dintorni (la ciclabile Alpe Adria passa lì vicino). Consigliato in particolare alle famiglie: i bambini possono giocare in libertà e conoscere gli animali della fattoria (galline, asinelli) mentre i genitori degustano un buon vino di produzione locale sotto il portico. Parcheggio e WiFi gratuiti. Atmosfera rilassante e genuina.


  • Casa Galante – Boutique Guesthouse – Soluzione di charme nel cuore del centro storico (via Pietro Zorutti 19, a 5 minuti dal Ponte del Diavolo). Si tratta di una residenza d’epoca finemente ristrutturata, che ospita 6 tra camere e suite arredate con gusto unico, mix di elementi storici e design moderno. Ogni suite è diversa, caratterizzata da dettagli come soffitti affrescati, pareti in pietra a vista o tocchi di arredamento industrial-chic. L’atmosfera è intima e riservata, dedicata a un pubblico adulto (non è un hotel “family”, ma piuttosto un rifugio per coppie o viaggiatori esigenti). La colazione viene servita in un delizioso giardino interno nelle belle giornate, con prodotti freschi locali. Caratteristiche: parcheggio privato gratuito, area lounge con piccola biblioteca, biciclette a disposizione. Consigliato per un soggiorno romantico o per chi apprezza i dettagli ricercati: la proprietaria è prodiga di attenzioni e può organizzare tour guidati privati a musei e cantine su richiesta. Prenotate con anticipo perché spesso è al completo nei weekend.


Consigli: Se trovate tutto esaurito in città durante periodi di punta, potete considerare di alloggiare a Udine (collegata comodamente in treno) oppure sulla costa a Grado/Lignano se combinate mare e cultura. In alternativa, la zona dei Colli Orientali appena fuori Cividale è ricca di agriturismi e wine resort (ad esempio a Prepotto, Corno di Rosazzo) dove soggiornare tra vigne e cantine, godendosi quiete e buon vino a pochi minuti d’auto dal centro di Cividale.

Domande Frequenti

Cividale del Friuli è famosa per il suo patrimonio UNESCO longobardo, con il celebre Tempietto Longobardo, e per il Ponte del Diavolo sul fiume Natisone. Inoltre, è nota per essere stata la capitale del primo ducato longobardo in Italia, ricca di testimonianze storiche e artistiche medievali.
In un giorno si possono visitare il Tempietto Longobardo (Oratorio di Santa Maria in Valle), la Cattedrale Santa Maria Assunta con il vicino Museo Cristiano (dove ammirare l'Ara di Ratchis e il Pulpito di Callisto), il Museo Archeologico Nazionale (ricco di tesori longobardi), e fare una passeggiata nel centro storico attraversando il Ponte del Diavolo. Se gli orari lo consentono, vale la pena vedere anche l'Ipogeo Celtico.
Cividale fu fondata dai Romani nel I secolo a.C. come Forum Iulii, ma divenne famosa quando il re longobardo Alboino nel 568 d.C. ne fece la capitale del primo ducato longobardo d'Italia. Nei secoli successivi fu un importante centro politico e religioso (sede di duchi longobardi e poi di patriarchi), prima di perdere primato a favore di Udine in epoca tardomedievale.
Per vedere le principali attrazioni (Tempietto, Duomo, musei, centro storico) occorrono circa 4-5 ore. Dedicando un'intera giornata si può visitare con calma anche siti secondari, fare pause in osteria e godersi appieno l'atmosfera del borgo.
Cividale si raggiunge in auto da Udine in circa 20 minuti (percorrendo la SS54) ed è ben indicata dalle autostrade A23/A4 (uscita Udine Nord o Palmanova). È collegata a Udine anche da un treno locale (25-30 minuti di viaggio). L'aeroporto più vicino è Trieste Airport (Ronchi dei Legionari) a circa 35 km, da cui si può arrivare in auto (45 min) o via treno passando per Udine.
I periodi migliori vanno dalla primavera all'estate (aprile-settembre), quando il clima è piacevole e si svolgono eventi come Mittelfest (luglio) e Palio di San Donato (fine agosto). Anche l'inizio autunno può essere ideale per colori e vendemmia. L'inverno è più tranquillo, ma il 6 gennaio c'è la suggestiva Messa dello Spadone.
I parcheggi gratuiti migliori sono presso l'ex stazione ferroviaria (ampio piazzale a 5-10 min a piedi dal centro) e in via della Libertà/viale Trieste appena fuori dal centro. In zona centrale ci sono parcheggi a pagamento in Piazza Resistenza, Piazza Duomo e vie limitrofe (strisce blu, tariffa oraria). Conviene lasciare l'auto nelle aree gratuite esterne e poi raggiungere il centro storico a piedi.
Molte attrazioni all'aperto sono gratuite (es. Ponte del Diavolo, centro storico). Il Tempietto Longobardo costa €4 (ridotto €2-3); il Museo Archeologico €6 (ridotto €2, gratuito under 18); il Museo Cristiano €3. È disponibile un biglietto cumulativo UNESCO a €9 che include Tempietto, Museo Cristiano e Museo Archeologico, risparmiando sui singoli ingressi.
Il Tempietto Longobardo in estate è aperto lun-ven 10-13 e 15-18, sab-dom 10-18 (in inverno chiude alle 17). Il Museo Archeologico è aperto mar-dom 10-19 (chiuso lunedì). Il Museo Cristiano è aperto mer-dom 10-13 e 15-17 (esteso fino alle 18-19 nei mesi estivi, chiuso lun-mar). Meglio verificare orari aggiornati sul sito turistico, specie fuori stagione.

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